Questa prima edizione di “TEPILORA FESTIVAL”, organizzata da Bocheteatro con i comuni di Posada, Bitti, Torpè, Lodè, risponde alla necessità di attivare una serie di iniziative culturali e di spettacolo all'interno dei comuni del Parco, rivolte alla popolazione tutta, con particolre riguardo ai bambini e ragazzi; poiché i minori rappresentano il futuro della nostra regione. Si vogliono implementare le politiche di governo locale già in essere, che prestano particolare attenzione ai diritti e alle esigenze della popolazione infantile. Il Progetto intende dare risposte concrete all'educazione ambientale, alla cittadinanza e alla legalità, promuovendo tutta una serie di azioni e iniziative tese a sviluppare comportamenti responsabili verso l'ambiente, che coinvolgano principalmente i bambini e i ragazzi e le famiglie tutte, con la collaborazione di più attori esistenti sul territorio : Comuni, Scuole, Parrocchie, Pro loco, Associazioni, facendo vivere esperienze significative ai partecipanti
Il progetto sarà sviluppato attraverso percorsi teatrali, artistici e letterari, tramite attività laboratoriali e di spettacolo, aperti a tutta la popolazione infantile e dei ragazzi. L'intento è di creare un ambiente a misura dei più piccoli e delle famiglie, sereno , dove ci si può muovere con sicurezza e facilità, dove si possono sviluppare relazioni e sperimentare scoperte. Un ambiente senza discriminazioni, che stimola i partecipanti alla solidarietà di gruppo, li rende consapevoli del valore della collaborazione e del confronto, li sprona alla ricerca e alla sperimentazione. Il Festival diventa allora un ambiente a misura di tutti i cittadini, e un sicuro attrattore per i visitatori esterni ed i turisti.
POSADA - 23 LUGLIO 2018-
ORE 19,00
Presso la pineta di Orvile.
Spettacolo musicale e teatrale
“CUSTODI DEL TEMPO”
voce narrante Giovanni Carroni,
Coro Prama 'e Seda,
Musiche originali GianPaolo Selloni
pianoforte Gianpaolo Selloni,
Contarabbasso Pierluigi Manca,
Batteria Andrea Serra,
sax Emanuele Contis.
Adattamento drammaturgico: Mario Serra e Giovanni Carroni
I CUSTODI DEL TEMPO, tratto dal romanzo “Passavamo sulla terra leggeri” di Sergio Atzeni, combina con esiti sorprendenti il coro della tradizione popolare, la musica colta e il jazz alla voce narrante dell’attore, che racconta l’epico e affascinante romanzo dello scrittore sardo. Si tratta di un adattamento teatrale in cui letteratura, recitazione, canto corale e musica strumentale si incontrano e si confrontano alla ricerca di un terreno comune. Era forte in noi l’esigenza, specie con il coro della tradizione popolare, di fare un passo avanti e passare dal “raccontarci” al “raccontare” per uscire da uno stile autoreferenziale e dare un maggiore respiro al nostro agire. Le bellissime pagine del memorabile romanzo di Sergio Atzeni, che narra in uno stile fantastico e trasognato l’epopea tragica e grandiosa del popolo sardo e dei sacerdoti/danzatori, sono state fonte preziosa di ispirazione per la composizione di una colonna sonora che cerca di sottolineare la magia e la difficoltà del cammino del popolo sardo. Il ruolo del coro e dei musicisti è, come nell’antico teatro greco, di fare da contrappunto e da sfondo alla narrazione teatrale che si dipana lungo i secoli, che dalle “sterminate antichità” arriva fino alla morte della “Reina d’Arborea” Eleonora. Qui il racconto si ferma, finisce con la resa dei sardi alla conquista spagnola e la perdita della libertà. Ma la storia dell’eroica resistenza dei sardi all’invasore di turno è stata comunque raccontata e potrà essere tramandata ai posteri. Ecco, anche noi, nel nostro piccolo, vorremo essere “vaidanos ‘e su tempus” e raccontandovi questa storia, investire tutti del ruolo di Custodi del tempo, proponendo un momento di riflessione sul chi siamo, da dove veniamo per capire dove andare. Il percorso musicale nasce dall’idea di far dialogare realtà musicali ed artistiche diverse che si incontrano in un terreno comune rappresentato dal mitico racconto di Sergio Atzeni nel suo romanzo. I suoni sono al servizio della parola, e cercano di evidenziarne colori, emozioni, sapori e paesaggi della storia sarda per poter maggiormente riflettere sulla nostra memoria passata e sul nostro futuro.
La Kermesse si avvale di 20 artisti, tra coristi , musicisti e la voce narrante dell'attore, compresi 3 tecnici del suono e luci.
LODE' – 26 luglio ore 21,00. Località S. Anna
spettacolo teatrale “FRAMMENTI ROSA”
con Monica Corimbi,
musiche dal vivo GianPaolo Selloni e Fabio Coronas.
Compagnia Bocheteatro
“Frammenti Rosa” è un breve itinerario teatrale attraverso il mondo femminile. Spaccati di vita quotidiana di donne che si raccontano, si scontrano, si incontrano.
Lo spettacolo è offerto nella prima parte in una dimensione tragicomica, e nella seconda in una forma più intima, ma sempre ironica, passando dal cabaret al teatro dell’assurdo.
I testi, sono stati scelti dall’ attrice in base alla propria sensibilità.
Nello spettacolo si passa dalla dissertazione tragicomica dell'essere nate all'esperienza della gravidanza, fino al racconto della vita di coppia, dall'innamoramento al matrimonio.
BITTI – 27 luglio
ore 20,30. Piazza Asproni
spettacolo teatrale “CIRCO MATTO”
con Riccardo Tanca
Compagnia I Fogli volanti
Un personaggio, un po' pazzo ma lucido si presenta al pubblico per quello che è.
Non dimentica mail il suo baule dal quale usciranno numerosi oggetti per creare performances in cui sono presenti la giocoleria, l'equilibrismo, escapologia e manipolazioni il tutto unito da una
semplice, ma non evidente, cornice teatrale.
I suoi numeri, coinvolgenti ed entusiasmanti per grandi e piccini, si presentano allo spettatore come un'occasione per viaggiare in altri tempi e in altri luoghi
BITTI – 27 luglio
ore 21,30 Corso V. Veneto
spettacolo teatrale “LA DISCESA DEI GIULLARI”
Compagnia Gurdulù Teatro
da un’idea di Maurizio Giordo
«Una storia fantastica di sei possibili esistenze riscattate alle miserie dell’umanità, alle schiavitù domestiche, sociali e culturali scelgono un albero su due ruote come casa ambulante,
scelgono la vita semplice, la danza, il volo, la sfida acrobatica alla gravità universale, lo sventolio di grandi bandiere senza appartenenza araldica se non quella del viaggio. Costituiscono una
piccola comunità di pari, composta da sei giullari liberi, che al loro passaggio in paesi, città e campagne, liberano le strade che percorrono…chi da sempre ha fatto del vivere alla rovescia una
missione e la vuole condividere. Unitevi alla Parata, la vita è un gioco!»
BITTI – 28 luglio
ore 20,30. Piazzetta Pittalis
spettacolo teatrale “IL FILARMONICO”
con Rta Xaxa e Agostino Cacciabue
Compagnia Teatro Tages
Lo spettacolo è un florilegio, un mosaico composto da momenti di vita del marionettista che si intrecciano con le storie delle sue figure. Frammenti di vita. Storie minime, pochi minuti per
raccontare emozioni e passioni.
Immagini rapide quanto un’occhiata che si lancia oltre una porta socchiusa, al di là delle vedute di tutti i giorni, alla ricerca di gesti e personaggi che sappiano ancora sorprenderci.
Non ci sono parole, ma solo musica. Non ci sono segreti, perché l’animazione è lasciata a vista.
Le marionette di “Il fil’ armonico”, ballano, soffrono, sperano, ridono, con lo stesso spirito che muove gli esseri umani. Anche per loro, per i pupazzi che calcano il palcoscenico, il destino è
sempre appeso a un filo.
Ma questa volta si vede benissimo dove vada a finire.
TORPE' – 02 Agosto
ore 21,00 Anfiteatro Comunale
spettacolo teatrale “ALLA MIA SALUTE CI PENSO ANCH'IO”
con Monica Farina, Antonio Cualbu, Gavina Porcu e Giovanni Carroni
di Gianni Salis e Giovanni Carroni
Compagnia Bocheteatro
Lo spettacolo racconta di Giovanni Letranca, uomo pignolo, preciso, appunto dal nuorese, letrancosu. Serenamente sposato con Gavina, moglie barbaricina forte e premurosa e padre di tre figlie ormai grandi , che in scena sono solo citate senza mai vedersi.
L'interno è quello della classica famiglia nuorese e italiana. La lingua sarda, ogni tanto intercalata all'italiano, ci riporta a Nuoro, tuttavia la quotidianità è quella tipica della famiglia nazionale, alle prese con la struttura ospedaliera della propria città, della propria ASL. Giovanni deve affrontare un semplice esame radiologico di routine, che prevede subito dopo un piccolo intervento per un trattamento endoscopico di flebo resezione con angioplastica per la ricanalizzazione. Per Giovanni, e anche per tutti coloro che non sono medici, è lingua totalmente sconosciuta. Ma il Nostro non si dà per vinto e oltre che prepararsi in maniera maniacale alla sua degenza in Day Hospital ( odiato termine inglese di cui non conosce bene il significato) controbatte punto per punto a infermieri e medici, esigendo da tutti la massima chiarezza e precisione. Giovanni anche se ancora non ha letto le Linee Guida del Ministero della Salute, pare conoscerle già perfettamente, tanto da spiazzare gli interlocutori. Una comicità che affonda nel filone barbaricino: rude, franca, secca, ma anche nella migliore tradizione del cabaret italiano.