Un percorso teatrale dove il lavoro su se stessi tende a diventare šæššš¾ invece che šš¾ššš, andare quindi oltre il teatro, per fare esperienza col proprio corpo e la propria mente, per sperimentare una completezza, una pienezza, unāintensitĆ vitale, che va oltre la quotidianitĆ .Ā
Trovare innanzitutto il senso di questo teatro-non-teatro, del prendersi cura di seĢ e degli altri, specie per chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina, come veicolo per una ricerca e sperimentazione personale e collettiva, senza la pressione e lāonere della finalitaĢ di spettacolo in senso stretto.Ā
Un momento felice di crescita intellettuale, etica, spirituale, o semplicemente di percezione e di coscienza. Un approccio teatrale che contempla il lavoro di alcuni grandi maestri quali Stanislavskij, Artaud, Decroux e Grotowski.
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IL LABORATORIO
Il laboratorio, condotto dall'attrice e teatroterapeuta Monica Corimbi, si articola in 20 incontri di due ore e trenta ciascuno.
Il percorso del laboratorio puĆ² essere schematizzato, per linee generali nel seguente modo:
FaĀse introduttiva di preĀsenĀtazione e coĀnoĀscenza tra il grupĀpo dei parĀteĀcipanti al laboratorioĀ
InĀtroduzione e sucĀcesĀsiva diĀscusĀsione sullāaniĀmaĀzione teatrale in geĀneĀrale e su i suoi possibili obietĀtiĀvi.
DeĀscrizione di un modello ā tipo di laboratorio di animazione teĀaĀtrale.
ScelĀta di una āstoĀria da dramĀmaĀtizzareā: se si riĀtieĀne opportuno nel corso del seminario ĆØ possibile utilizzare un āteĀstoā che costituisca il camĀpo di anaĀliĀsi del proĀcesĀso di pasĀsagĀgio dalĀla letteratura al teĀaĀtro, dal liĀbro alĀlo spaĀzio sceĀniĀco, dalĀla paĀroĀla allāimĀmagine.
La formazione del gruppo in un contesto laboratoriale. Giochi di conoscenza, fiducia e sintonia. Le presentazioni.
Scopriamo il nostro corpo: lo scioglimento frazionato e lāattivazione graduale. Una priĀma conoscenza del proĀprio corĀpo nelĀle sue diĀverĀse parti. Il linĀguagĀgio non verĀbaĀle: le camminate.
La mimica e la gestualitĆ . Giochi moĀtoĀri espresĀsiĀvi e gioĀchi percettivi. Il decondizionamento.
Il suoĀno e la voĀce; gioĀchi ritĀmiĀci e di fanĀtaĀsia; lāascolĀto dei suoĀni e delĀla muĀsiĀca; la produzione di suoĀni e di muĀsiĀca e lāimmaginario; muĀsiĀca e movimento; ritĀmo e scomposizione del corĀpo e dei gesti.
GioĀchi rappresentativi: āfar finĀtaā o il āseā magico. Lāimprovvisazione corporea e lāimprovvisazione immaginativa.
La stoĀria e la costruzione dei personaggi : le situazioni, lo spaĀzio, le caratterizzazioni, gli ogĀgetĀti e le sceĀne āpoĀveĀreā, lāinterazione tra i personaggi
Il monĀtagĀgio delĀla stoĀria e la āmesĀsa in sceĀnaā dei materiali realizzati. Conclusione dei laĀvoĀri con discussione fiĀnaĀle di biĀlanĀcio e di verifica deĀgli inĀconĀtri del laboratorio. lavoro si articolerĆ Ā con un primo momento dedicato al corpo e alla sua preparazione a un'azione teatrale, a cui seguono momenti dedicati, tramite esercizi specifici, alla creazione del fiducia e della complicitĆ necessarie a un gruppo che vuole lavorare sull'arte scenica.
Ā I momentiĀ successivi verranno usati per creare insieme dei Quadri Teatrali usando le varie possibilitĆ attoriali: linguaggio del corpo, uso dell'immagine e della composizione visiva, tecniche di narrazioneĀ
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