dietro lo spettacolo · 25. febbraio 2018
Oggi “Colpevoli di viaggio” si è esposto, e ha accettato il rischio dello sguardo altrui. Ho provato a trasformare emozioni in gesti, luci in linguaggio, parole in suoni. Non riuscivo a memorizzare il testo, forse perché stavo sempre a notare le piccole cose che ancora si potevano cambiare, correggere, migliorare, per cui mentre dicevo le parole nel giusto ordine, pensavo che in quella scena o in quell’altra si sarebbe potuto fare...e così via, e l'ordine diventava caos nel mio...